











Luogo: Il Borro (San Giustino Valdarno)
Committente: Ferruccio Ferragamo, Il Borro s.r.l.
Progettisti: Rino Cappelletti (Progettista e Direttore Lavori), Stefano Benatti, Francesco Coleschi (Progettisti)
Curatrice della mostra: Martina Becattini
Cronologia: Progetto 2014 – Realizzato 2014
Il Progetto:
“E dove non è vino non è amore;
né alcun altro diletto hanno i mortali.”
Euripide (480 a.C.- 406 ca. a.C.)
Dovendo progettare per la famiglia Ferragamo una sala espositiva che, oltre a raccontare la storia dell’intera tenuta de Il Borro e delle sue produzioni, avrebbe racchiuso le opere di alcuni dei più grandi artisti della storia, come Rembrandt, Mantegna, Warhol e Picasso (tutte facenti parte della collezione d’arte privata di Ferruccio Ferragamo), il primo passo è stato quello di studiare questa lunga serie di incisioni al fine di scovare il significato celato dietro ad esse e più in generale dietro la parola “vino“, nettare salvifico e diabolico, liberante di emozioni liete ma passionale ed insidioso, rappresentato costantemente come elemento di unione tra rituali antitetici, dalla sacralità delle messe alla perdizione dei baccanali.
Da qui sorge uno dei concetti fondamentali che hanno generato il progetto – nato anche grazie al confronto con la Curatrice Martina Becattini – ovvero la volontà creare uno spazio che non obbligasse il visitatore all’interno di un percorso statico, ma che permettesse di muoversi liberamente nella “storia dell’arte del vino”, attraverso sotto-aree tematiche differenti in grado di suscitare emozioni diverse negli osservatori.
Il tutto è una mescita. Un’analogia fluida. La sala espositiva si apre ed accompagna i visitatori con una serie di curve e controcurve che danno vita al grande schermo da proiezione di 18 metri, per poi spingersi di rimbalzo verso la zona contenente le opere d’arte, la quale riempiendosi lentamente porta alla scoperta dei vari temi, avanti ed indietro tra di essi, come un calice ed il suo vino che, ruotando, torna costantemente a riabbracciare ogni superficie che riesce a lambire.
La mostra:
Il titolo della mostra attuale, adesso aperta al pubblico, è “Da Mantegna a Warhol: Storie di vino“, nella quale trovano spazio opere – oltre che dei due artisti citati – anche di Durer, Rembrandt, Manet e altri ancora, che nelle loro tele hanno lasciato scolpiti scenari del passato e del (quasi) presente, di cui il vino si rende protagonista. La scelta della location da parte della famiglia Ferragamo non è casuale, in quanto nella tenuta de Il Borro (San Giustino Valdarno), sulla scia dei grandi fasti di Alessandro dal Borro, viene prodotto vino di alta qualità, a fianco delle comodità e dei lussi tipici del circuito Relais & Chateaux di cui fa la tenuta stessa parte.
Articoli dedicati:
RAI NEWS 24 – Quando l’arte incontra il vino
ANSA – Da Mantegna a Warhol, Ferragamo mostra collezione privata
LA NAZIONE – Il Borro diventa museo: il vino fra tele e inicisioni
CORRIERE DELLA SERA STYLE – Il Borro: un borgo tra arte, vino e lusso
GAMBERO ROSSO – Da Mantegna a Warhol: storie di vino. In mostra alla tenuta Il Borro la collezione di incisioni di Ferruccio Ferragamo
ARTù MAGAZINE – Da Mantegna a Warhol. Storie di vino
ITALIA A TAVOLA – Con la mostra “Da Mantegna a Warhol”
riapre la galleria “Vino&Arte”
NEWS SU STORM STUDIO – Galleria espositiva Vino e Arte per Ferruccio Ferragamo ad opera di Storm Studio – Da Mantegna a Warhol: Storie di vino
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Questo è un progetto di Interior Design. L’Interior design è non solo la progettazione dell’arredo e mobilio interno di un locale, di una sede o di un’abitazione, ma anche lo studio dei percorsi e degli spazi interni sulla base delle abitudini di coloro che lo vivono o lo frequentano. Un buon progetto di Interior Design inizia dapprima dalla conoscenza di ciò che si vuol trasmettere e in che modo, al fine di creare non solo spazi arredati, ma anche sensazioni.
“Modernità non consiste nell’adottare quattro mobili quadrati”
Gio Ponti
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