


Luogo: Arezzo
Progettisti: Stefano Benatti, Rino Cappelletti, con FFD Associati (Roberto Felici, Mirko Doro), Roberto Citernesi
Cronologia: Concorso Appalto 2012 | 2° CLASSIFICATO
Il progetto prevede la realizzazione di una nuova caserma per il corpo della Guardia di Finanza nel centro di Arezzo; questa si insedierà all’interno dell’edificio esistente già adibito a caserma di epoca fascista integrato da una nuova ala destinata ad accogliere i militari e le loro famiglie.
Il progetto sostanzialmente di restauro e di ristrutturazione urbana, nasce dalla ricerca della memoria e dell’identità del luogo legata all’architettura conventuale, tipica, anzi esclusiva dell’area, che ha guidato le nostre scelte con grandi edifici che circondano orti e giardini, filtrati da portici e pergolati, con la riproposizione di un disegno orizzontale tradizionale e l’inserimento del verde ornamentale ma anche del frutteto che completava l’orto.
Una caserma rispecchia davvero il concetto del convento con la necessità di essere comunque chiusa alla città o quanto meno filtrata nei confronti della stessa, difficilmente fruibile e solamente in alcune sue parti, circondata fisicamente da una barriera chiusa, non permeabile, comunque quasi autosufficiente; su queste basi ci siamo convinti che la reinterpretazione del concetto conventuale sia il vero tema da sviluppare per ritrovare davvero l’identità del luogo e poter proporre un progetto che riesca a calarsi nel delicato tessuto circostante.
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Questo è un progetto di Ristrutturazione e Restauro. La Ristrutturazione ed il Restauro di un edificio sono discipline complesse che tengono conto delle caratteristiche intrinseche, tipologiche, strutturali, storiche e comunicative del manufatto. Ogni edificio ha aspetti diversi di cui occorre tener conto prima di agire con un progetto di Restauro o Ristrutturazione, in conformità con la tessitura storica ed i regolamenti locali.
“In nessuna cosa è forse tanto difficile l’operare e tanto facile il ragionare quanto in ciò che si riferisce al restauro”
Camillo Boito
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