

Committente: Gruppo Lucacci Montevarchi, Arezzo
Luogo: Loc. Caposelvi – Montevarchi
Progettisti: Stefano Benatti, Rino Cappelletti
Dimensioni: Superficie coperta 235 mq
Cronologia: Progetto 2009 | Realizzato 2014
Un area a ridosso di un piccolo centro di collina nella campagna del valdarno aretino, tra oliveti e vigne, un lotto piccolo nel quale la committenza ha voluto realizzare 4 piccoli appartamenti ad un piano, con le caratteristiche e le potenzialità di un edificio più grande.
Il progetto è sviluppato per due bifamiliari affiancate caratterizzando ogni singola unità sia in alzato sia in pianta, cercando nei limiti delle dimensioni del lotto di dare a ciascuno una qualità dello spazio adeguata al contesto nel quale si colloca.
Gli edifici sono elementari nelle loro forme cercando di valorizzarne l’insieme rispetto anche alla dimensione paesaggistica in cui si inseriscono; essenzialmente sono costituiti da pochi elementi, principalmente la copertura a falda unica rivestita con tegole piane di cotto, le parti intonacate con colori delle terre del luogo ed alcuni elementi in legno naturale, pergolati e frangisole in particolare sui fronti verso valle. Nella composizione degli edifici si alternano parti piene a parti vuote, parti in cui gli aggetti di gronda sono a filo della facciata altre in cui si hanno ampie zone coperte dalla copertura (logge), che insieme alla sequenza dei volumi che degrada verso valle consente di ottenere una lettura della volumetria meno invasiva in continuità con l’andamento del terreno originario.
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Questo è un progetto di Architettura. La progettazione dell’Architettura non è la mera proposizione di setti verticali, pareti, tetti e finestre che abbiano scopo puramente funzionale. Fare Architettura significa tener conto di una grandissima quantità di concetti, formali, funzionali, comunicativi, spaziali, storici. Un progetto architettonico non può prescindere dal contesto in cui si inserisce, così come non può non tener conto di chi lo utilizzerà, sia esso un’abitazione privata o un edificio pubblico . La ricerca di un’Architettura contemporanea che tenga però conto della memoria del passato, senza annullarla ne sfidarla, ma confrontandocisi, è la sfida di oggi,
“Lo scopo dell’Architettura è quello di trasformare il vuoto in spazio.”
El Lissitzky
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